Il Ména Ména andava ogni giorno a fare la sua sosta, fra le sei
e le sette di sera, davanti al Caffè la Peppina in contrada del
Cappello dove si raccoglievano i mazziniani, mentre i più bei
nomi del patriziato liberale lombardo si incontravano al Caffè
la Cecchina di fronte alla Scala...
CONTINUA...
UNA NUOVA AVVENTURA CON PROTAGONISTA IL COMMISSARIO CARLO MAZZA.
Bellavite Editore - 2021
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CAPO DELLA SQUADRA VOLANTE
a Milano
attorno alla metà del 1800
Bellavite Editore - 2020
A GRANDE RICHIESTA FLAVIO MAESTRINI HA SCRITTO NUOVE AVVENTURE CON PROTAGONISTA IL COMMISSARIO CARLO MAZZA.
PROSEGUI...
CAPO DELLA SQUADRA VOLANTE
a Milano
attorno alla metà del 1800
Edizioni Selecta - 2019
FLAVIO MAESTRINI RACCONTA NEL
TERZO LIBRO LE NUOVE AVVENTURE DEL
COMMISSARIO CARLO MAZZA.
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CAPO DELLA SQUADRA VOLANTE
a Milano
attorno alla metà del 1800
Edizioni Selecta - 2018
DOPO IL SUCCESSO DELLA PRIMA EDIZIONE, NUOVI CASI PER IL DETECTIVE MILANESE.
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CAPO DELLA SQUADRA VOLANTE
a Milano
attorno alla metà del 1800
Edizioni Selecta - 2017
DOPO I FAMOSI DETECTIVE NEWYORCHESI, PARIGINI, BELGI, LONDINESI, ROMANI E SICILIANI ECCO FINALMENTE UN BEL MILANESONE. URIGINÀL. CI VOLEVA
CONTINUA...
Partecipa al quiz: ai primi 10 che daranno la risposta esatta, verrà inviata gratuitamente una t-shirt.
Nel libro "EL DONDINA E LA LEGGE DELLA GIANNETTA"
fuori da quale chiesa di Lodi Ubaldo Croci comunicò di aver ritrovato la vista?
“Il fatto si era svolto in pochi minuti: un giovane robusto era entrato nell’atelier, aveva preso Madame MiMi per un braccio e l’aveva spinta nel piccolo ufficio.
Poco dopo era uscito dalla porta del retro e sparito in Via Brisa. (…) Il corpo di Madame era a terra, in una larga pozza di sangue, di fianco al mobiletto blindato aperto.”
Nuova avventura per l’investigatore milanese El Dondina, alle prese con la risoluzione di un nuovo caso.
Autore: Flavio Maestrini
Editore: Bellavite
Genere: Noir / Poliziesco
Anno di pubblicazione: 2025
Pagine: 176
DIALETTO MILANESE
“…io non ci credo. Né disgrazia, né suicidio. Mia sorella era bella, allegra e sarebbe stata felice …. Io vorrei che riprendesse in mano le indagini. Io voglio la verità e sono disposto a pagare tutte le spese e un grosso premio per lei.”
Un nuovo caso per l’investigatore milanese El Dondina, alle prese con la risoluzione di un delitto che sembra perfetto.
Autore: Flavio Maestrini
Editore: Bellavite
Genere: Noir / Poliziesco
Anno di pubblicazione: 2024
Pagine: 176
LEGGI UN ESTRATTO
ASCOLTA UN ESTRATTO
Ho comprato da poco questo libro di Flavio, siccome mi piacciono i romanzi di investigazione ero curiosa di provare a leggerlo. Sono arrivata metà libro, liscio, scorrevole, piacevole da leggere e si capisce molto bene anche il dialetto milanese anche se sono piemontese ma in qualcosa si assomigliano. Complimenti a Flavio, scrive molto bene 👏👏👏
Patrizia
“Siamo al settimo libro della saga dedicata a El Dondina, personaggio realmente esistito nel XIX secolo.
Un duca misterioso tesse trame criminali nella Milano di metà Ottocento. Lui e la sua cricca pensano di poter agire indisturbati, ma non hanno fatto i conti col Dondina.
Non sarà facile per l’investigatore portare a termine l’indagine: tante piste ma nessun nome, e come se non bastasse c’è chi fa il doppio gioco...”
FILASTROCCA
Autore: Flavio Maestrini
Editore: Bellavite
Genere: Noir / Poliziesco
Anno di pubblicazione: 2023
Pagine: 164
ASCOLTA UN ESTRATTO
Oggi ho finito di leggere l’ultimo libro e ne sono rimasto molto ben impressionato; alcuni caratteri, in primis Il Dondina, ovviamente, sono molto ben identificati, al punto che se lo visualizzo, mi vengono in mente alcuni gialli di Maigret che pure girava per i bistrot di Parigi in cerca di indizi anche se non con l’andatura ondeggiante.
CONTINUA...
L’intera struttura del testo è armoniosamente esposta e da milanese, ancorché praticamente digiuno dell’antico dialetto, ho molto gradito i riferimenti alla nostra lingua madre.
Ringrazialo per l’opera che ha scritto e che mi ha fatto passare alcune ore estremamente gradevoli.
Patrizio Tumietto
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“In questi ultimi tempi si è assistito a un rinnovato interesse per il dialetto milanese,
qualcuno dice che un po’ di merito vada anche al Dondina che ha proposto, nelle sue inchieste,
Milano e il suo dialetto. Non so in che misura si possa riconoscere un valore,
di un fatto però sono certo: si è creato un interesse per il Dondina.”
Flavio Maestrini
CHI È EL DONDINA?
Autore: Flavio Maestrini
Editore: Bellavite
Genere: Noir / Poliziesco
Anno di pubblicazione: 2022
Pagine: 184
ASCOLTA UN ESTRATTO
"El Dondina e la legge della giannetta" è il titolo dell'ultimo libro pubblicato da Flavio Maestrini, edito da Bellavite, che ci propone nuove inchieste del capo della Squadra Volante, operativo a Milano intorno al 1850.
I casi trattati, tutti veri come vero è il personaggio, sviluppano molto spesso indagini condotte in maniera irrituale ma efficace, tesa a far affiorare la verità. È un poliziotto che usa la forza solo quando si trova ad affrontare autentici delinquenti, mentre mostra la sua umanità e la sua generosità con chi è debole o sbaglia per necessità.
CONTINUA...
Seguire le inchieste del Dondina vuol dire farsi catturare da una lettura piacevole che presenta un modo nuovo per raccontare la "nera", farsi accompagnare in giro per una Milano ormai scomparsa e scoprire, o riscoprire, il dialetto milanese. I luoghi citati sono brevemente raccontati in un glossario a fine libro e le frasi dialettali sono rese comprensibili perché scritte come si pronunciano.
- recensione su "Noi zona 2" dicembre 2022
Questo è il sesto capitolo della saga de El Dondina. Personaggio realmente esistito (al secolo Carlo Mazza), El Dondina era il capo della squadra volante di Milano intorno alla metà dell’800. Con la sua parlata in dialetto milanese ci restituisce tutta la vitalità meneghina di allora.
Un cieco che ci vede, un maniaco che colleziona capelli biondi, una vedova insopportabile e un truffatore incallito: sono solo alcuni dei personaggi che si muovono sul palcoscenico milanese imbastito da Flavio Maestrini.
A muovere i fili della trama sono le grandi passioni dell’uomo (amore e odio, soldi e sopravvivenza), a ritrovare il bandolo della matassa è il solito El Dondina.
Bellavite Editore
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El Dondina: chi non avesse letto i
precedenti libri o una recensione, potrebbe
non avere idea del significato
del nome e delle caratteristiche del
personaggio.
Intanto possiamo incominciare col
dire che si tratta di un personaggio
reale vissuto a Milano, nel periodo
risorgimentale, il vero nome è Carlo
Mazza, anche se per alcuni il nome
risulterebbe essere Mosè. D’altra
parte essendo un personaggio marginale,
non esiste una biografia, ma
soltanto ricordi per lo più tramandati
dalla tradizione orale che, probabilmente,
non sarebbero giunti fino a
noi se Paolo Valera non avesse citato
El Dondina nel suo libro Milano sconosciuta,
edito nel 1922 dall’editrice
La Folla.
PROMO
Autore: Flavio Maestrini
Editore: Bellavite
Genere: Noir / Poliziesco
Anno di pubblicazione: 2021
Pagine: 184
Ciao, ho letto il libro....che bello!!!
Complimenti, sai che mi sono emozionato a sentir parlare della vecchia Milano e leggere il Milanese.
Complimenti e ....al prossimo.
Pierluigi Bisceglia
“L’interesse per Carlo Mazza, detto El Dondina, e il suo attorno è stato così profondo, da rendere difficile comprendere i confini fra la realtà e il romanzo. Quando l’abbraccio è così coinvolgente può nascere il dubbio che presto potrebbe non esserlo più e concludersi. Invece eccomi a presentare un nuovo libro ancora più avvincente (e ho il timore che non sarà l’ultimo).”
Flavio Maestrini
GUARDA LA PRESENTAZIONE
Autore: Flavio Maestrini
Editore: Bellavite
Genere: Noir / Poliziesco
Anno di pubblicazione: 2020
Pagine: 168
Proseguono, nel quarto libro, le gesta de El Dondina, mischiandosi con fatti di cronaca che presentano aspetti di una Milano prima governata dai Francesi e poi, in modo più duro, dagli Austriaci, ma sempre di una Milano che cresce, che innova.
INVIA LA TUA RECENSIONE
5 settembre 2021
Ho letto le avventure del Cane Mascherato nel cortile, divenuto sala d'aspetto dell'ambulatorio del mio medico curante. La seduta non era molto comoda ma ho scelto il marciapiede d'angolo che era un pochino più rialzato! :)
Qualcuno mi guardava di sottecchi perché sghigniazzavo, ma la signora Cardani mi rallegrava non poco quando proponeva la "pappona" al "bel cagnino" che aveva "famona".
Per El Dondina ho scelto il divano di casa, decisamente morbido e accogliente dove poter stare anche sdraiata.
CONTINUA...
E qui la storia si è fatta più intrigante e complessa: momenti di vita di quelli anni passati, vie di Milano che non conosco, omicidi e tresche da risolvere, persone che si intersecano fra loro e la perspicacia del Sciur Dondina che con la semplicità di una tirata d'orecchi riesce a far parlare anche il peggior delinquente e addirittura a proporre soluzioni di risarcimento per le vittime! E quando leggevo quelle frasi in dialetto con quelle parole essenziali ma di enorme significato, mi veniva in mente mia nonna Ginetta (in realtà si chiamava Angela -> diventata Angelina -> poi Gina -> Ginetta) che mi parlava in dialetto perché l'italiano lo conosceva poco, che beveva il Fernet e che se avesse avuto a disposizione questo libro lo avrebbe letto e riletto!!
Insomma mi sono divertita e ho passato dei piacevoli momenti, per cui buona continuazione nella creazione di nuove opere librarie!
Se Vedum!
Viviana
PS: Avrei potuto scrivere una mail, magari più comprensibile della mia scrittura. Ma quanto è bello ricevere una lettera, via posta, scritta a mano?? :-) :-) :-)
Ho conosciuto Flavio Maestrini per i suoi fantastici libri de El Dondina ed ho potuto scrivere qualcosa su Zona Nove, il mensile della zona dove abito a Milano.
Il milanese, lingua ormai poco sentita, riesce a rivivere in modo elegante e raffinato nei libri di Flavio. È un grosso merito sentire o leggere il milanese per persone come me nate a Milano, la nostra bella Milano! Quindi un grazie di cuore allo scrittore, all'amico, ad una persona che ammiro molto!
Con profonda stima
Beatrice Corá
Egregio Signor Flavio Maestrini, i suoi libri sono interessantissimi, ma preciso che il Dondina di nome faceva Mose' ed era nato nel 1789 e deceduto nel 1838.
Con stima la Saluto
Guido
Grazie per l’interessamento,
Come spesso capita con personaggi non proprio famosi, non sono molte le certezze.
Secondo le mie ricerche ho trovato il nome Carlo, altre volte era indicato come Mosè e addirittura con il doppio nome Mosè Carlo.
Io ho scelto Carlo.
La data della nascita (e della morte) ho evitato di citarla per le troppe contraddizioni.
Esempio:
Nella filastrocca cantata dai monelli e pubblicata su Milano sconosciuta nel 1922, inizia:
El Dondina quand l’è ciocch
El va intorna a ciappà i lòcch,
E i je mena a San Vittor...
Il carcere di San Vittore è stato inaugurato il 7 luglio 1879.
Quando non creano problemi di comprensione io cerco di rinunciare ai numeri, in questo caso non sappiamo mai sui quali appoggiarci.
Molti cordiali saluti
Flavio Maestrini
Buongiorno! Sono felice e divertita per la lettura di questo giallo, un romanzo ambientato nella Milano del 1800 con questo commissario realmente vissuto, milanese DOC, soprannominato "El Dondina" per una piccola zoppìa, parla spesso in dialetto milanese e, per me, è una rispolverata di antichi dialoghi con nonna.
Merita la lettura perché spesso si sorride, è scorrevole e ben scritto: un elogio al dialetto che mai si deve dimenticare!
Buona lettura!
Daniela Monti
Ho letto il tuo ultimo libro e mi è piaciuto molto scoprire i piatti della cucina milanese dell'ottocento, e notare le differenze tra le nostre abitudini consolidate, tipo l'uso del metrò e dei mezzi pubblici che all'epoca non esistevano, ...e la carrozza era un lusso per pochi! e anche la bicicletta, a noi oggi sembra davvero incredibile!
Marta Dellavedova
Proseguono le gesta del commissario Mazza. Flavio Maestrini - milanese innamorato della Valsesia che in passato fu ospite più volte della biblioteca civica di Varallo per la presentazione delle sue opere - ha dato alle stampe “El Dondina e il tremendo signor Berni” (Bellavite editore), quarto libro de “El Dondina” un poliziotto sui generis, capo della squadra volante in una Milano di metà Ottocento, che porta avanti con successo le sue indagini tra ritrovi all’osteria, interrogatori coloriti (a suon di tirate d’orecchio per i più reticenti) e deduzioni in dialetto. El Dondina (al secolo Carlo Mazza) è un personaggio realmente esistito, che le cronache di allora descrivono in maniera pittoresca. Le sue vicende hanno appassionato così tanto Flavio Maestrini che questo è appunto il quarto volume dedicato alle sue indagini meneghine (e non sarà l’ultimo...).
Prima pubblicitario e giornalista, poi editore di periodici settoriali, Maestrini è molto legato alla Valsesia in quanto ha sposato una valsesiana doc: Marta Dellavedova, nativa di Carcoforo.
«Quello di Flavio Maestrini è un modo nuovo di raccontare la “nera”, intingendo la penna nell’ironia e guardando le cose con molta “leggerezza”», disse Piera Mazzone, direttore della biblioteca civica di Varallo nell’agosto 2018 quando alla “Farinone-Centa” presentò quello che allora era il nuovo libro di Maestrini, “El Dondina Capo della Squadra Volante a Milano attorno alla metà del 1800”, le vicende tra cronaca e romanzo di un poliziotto del Risorgimento.
(Notizia Oggi, 25 gennaio 2021)
È con piacere che accogliamo nella nostra scuderia la saga di Carlo Mazza, detto El Dondina.
Sotto i tipi di Edizioni Selecta, le gesta del capo della squadra volante milanese di metà Ottocento hanno già riempito tre volumi. Anche questo libro era nato con lo stesso editore, che purtroppo a inizio anno ci ha lasciato.
Raccogliamo così il testimone e accompagniamo “El Dondina e il tremendo signor Berni” nella parte finale del suo percorso: quella che dalla bozza impaginata porta agli scaffali della libreria.
Speriamo di rendere merito al lavoro del precedente editore, che fino a ieri aveva accolto le avventure del Dondina, e ringraziamo l’autore Flavio Maestrini per aver bussato alla nostra porta.
Al lettore, come sempre, auguriamo di divertirsi un mondo.
(Bellavite Editore)
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“Le storie de El Dondina raccontano sì la milanesità, ma di una milanesità fatta di tante facce, di contrasti e perfino conflitti, tuttavia contenuti entro un quadro che tuttora
riconosciamo come il nostro.”
Massimo Marzocchi
LEGGI UN ESTRATTO
Autore: Flavio Maestrini
Editore: Edizioni Selecta
Genere: Noir / Poliziesco
Anno di pubblicazione: 2019
Pagine: 190
Dopo il successo riscontrato con le prime due pubblicazioni, Flavio Maestrini racconta nel terzo libro le nuove avventure del commissario Carlo Mazza, che abbiamo imparato a conoscere con il nomignolo “El Dondina”.
INVIA LA TUA RECENSIONE
Maestrini segue le avventure di Carlo Mazza, detto El Dondina, del Biondin, brumista e campione di lotta greco-romana, della Giovannona (bella da togliere il fi ato, tutt’altro che stupida) di Giovanni De Ponti che
toglie Giovannona dal casotto, eccetera.
la Repubblica
CONTINUA...
Buon riscontro di pubblico alla presentazione del terzo libro della triologia su "El Dondina", in occasione della rassegna "Scrittori alla Mano" svoltasi nei giorni scorsi nei pressi del parco Sempione. Maestrini ancora un volta ha dato vita a nuove avventure con protagonista l'oramai familiare comissario Carlo Mazza, che come ben sappiamo è realmente esistito. Non resta che immergerci nella lettura appasionata di questi nuovi racconti, arricchiti come sempre da interessanti citazioni in dialetto meneghino.
Dario Brovelli
Profondamente innamorato della sua città dove è nato e cresciuto, sentiva il bisogno di fare qualcosa di originale e attraente per la sua Milano. È nata così la collana sulle indagini di Carlo Mazza, detto El Dondina, capo
della squadra volante Milanese intorno alla metà dell’Ottocento.
Flavio Conti
El Dondina è un libro divertente: dura cronaca nera e, insieme, umorismo garbato. El Dondina è un poliziotto atipico che parla un bel dialetto milanese, facilmente comprensibile perché è scritto proprio come si pronuncia.
Andrea Bassoli
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“Pensavo che il mio rapporto con El Dondina fosse concluso e invece non è andata così ed eccomi a presentare un nuovo libro
(e ho il timore che non sarà l’ultimo).”
Flavio Maestrini
LEGGI UN ESTRATTO
Autore: Flavio Maestrini
Editore: Edizioni Selecta
Genere: Noir / Poliziesco
Anno di pubblicazione: 2018
Pagine: 212
In questo secondo libro, Flavio Maestrini, prosegue e approfondisce la cronaca delle vicende di Carlo Mazza, detto “El Dondina”, capo della squadra volante a Milano durante gli ultimi anni del dominio austriaco, poliziotto particolare, paziente ma caparbio, sornione ma all’occorrenza duro e spiccio, che conduce ogni indagine interrogando, osservando, esaminando, o anche “annusando l’aria” con il fiuto che solo i grandi investigatori possiedono e arrivando in tal modo a raccogliere le tessere per comporre il puzzle della soluzione.
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In qualità di milanese innamorata della sua città, devo dire che il Suo ritratto del poliziotto milanese e di una Milano d'altri tempi hanno conquistato sia me che mia madre.
El Dondina irrompe con la sua nostrana freschezza nel cliché standardizzato dei grandi detectives internazionali e non.
El Dondina è "uno di noi", un prodotto del nostro tessuto urbano, il vicino della porta accanto.
CONTINUA...
Nonostante i modi rudi, è un personaggio "morbido"; la sua sottesa bonomia, l'impiego quasi costante del dialetto, il modo di approcciarsi ai variegati personaggi comprimari delle sue vicende denotano un'esperienza di vita quotidiana che gli consente di rapportarsi con chiunque come un raffinato psicologo.
Attorno a lui rivive una Milano troppo spesso dimenticata, ma che riaffiora con malinconica dolcezza nei nomi e nei luoghi che, pur ancor oggi presenti nella vita della città, vengono distrattamente ignorati nella loro essenza storica.
Sia io che mia madre La ringraziamo per averci regalato, attraverso il Suo libro, un piacevole "tuffo" nel passato.
Alessandra Cadicamo
Sono i quartieri periferici di Metanopoli, i bassifondi malfamati dove prosperano traffici illeciti e attività criminose o le vie della “Milano da bere”, in cui tutto è così sopra le righe da far presagire la fatale fine di un’epoca. Tuttavia, rispetto a queste, la Milano noir di El Dondina è una città speciale: innanzitutto per l’epoca storica di ambientazione che eclissa, per importanza e fascino romantico, tutte le altre: siamo alla metà dell’Ottocento, il rigido governo austriaco comincia ad avvertire qualche pericoloso segnale di cedimento e nell’aria si avverte già il sentore della primavera della libertà rappresentata delle Cinque Giornate.
E poi perché non costituisce un semplice sfondo, ma è a sua volta protagonista con la sua nebbia, i suoi paesaggi, i nomi delle sue strade, la sua gente, le sue dinamiche, la sua storia. E in questa città amata, con la sua gamba un po’ sifulina si muove il nostro anticonvenzionale pulè, privo di physique du rôle, ma non di forza fisica, ricco di umanità, di buon senso e di capacità di apparire come uno di noi, senza ostentare il suo fiuto da segugio di razza. Milano e El Dondina, binomio perfetto per essere trasferito dalle pagine di carta allo schermo, dove anche i bei dialoghi in dialetto e gli accenni ai piatti locali non farebbero rimpiangere Vigata e gli arancini.
Donatella Zanacchi
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CAPO DELLA SQUADRA VOLANTE
a Milano
attorno alla metà del 1800
DOPO I FAMOSI DETECTIVE NEWYORCHESI, PARIGINI, BELGI, LONDINESI, ROMANI E SICILIANI ECCO FINALMENTE UN BEL MILANESONE. URIGINÀL. CI VOLEVA
ASCOLTA UN ESTRATTO
Autore: Flavio Maestrini
Editore: Edizioni Selecta
Genere: Noir / Poliziesco
Anno di pubblicazione: 2017
Pagine: 194
Il protagonista del libro è Carlo Mazza, detto EL DONDINA
capo della squadra volante a Milano negli anni del Risorgimento. Un noir duro e divertente.
Racconta Maestrini, l’autore del romanzo: “Nella mia ricerca per il libro Per i Milanes pubblicato nel 2016, mi è capitato di incrociare un personaggio davvero particolare: Carlo Mazza, detto el Dondina, capo della squadra volante a Milano negli anni del Risorgimento. Da parte mia c’è stato un immediato interesse che ho voluto trasformare in un libro nel quale realtà e romanzo sono così simili da rendere difficile una precisa identificazione”.
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Ricostruire la figura di questo poliziotto “sui generis”, capo della volante, ma anche uomo del popolo, generoso, tollerante con chi delinque per sopravvivere, intransigente con i criminali incalliti, grande conoscitore del sottobosco malavitoso della città, significa per Flavio Maestrini che ha scritto questo libro, farci tornare a una Milano che pochi conoscono.
Nel suo puntuale resoconto che intreccia la storia di alcuni dei più incredibili e spesso sanguinosi fatti di sangue sui quali indagò il Capo della volante milanese di quegli anni, ci fa rivivere certi ambienti, certi personaggi, certe atmosfere perdute che conservano sempre un grande fascino.
CONTINUA...
E i delitti di allora assomigliano drammaticamente a quelli di oggi: violenze sulle donne, furti, truffe, prostituzione, rapimenti di minori, assassini seriali, preti pedofili, pratica dell’usura. Nulla sembra cambiato. Il male non ha troppa fantasia. E in mezzo a questo putiferio si erge la figura di un omone onesto, El Dondina, un po’ ignorante ma generoso, che cerca di mantenere l’ordine usando, se il caso, le maniere forti, menando le mani come un padre severo nei confronti dei figli che sgarrano.
Ce lo descrive bene il grande scrittore e giornalista Paolo Valera: “Nato e cresciuto fra i lavoratori di grimaldello e di coltello, egli sapeva andare sulla pista del malandrino colla precisione del cane poliziotto che sente la traccia e il nascondiglio del sanguinario.”
Sì, perché le indagini del brigadiere della questura Carlo Mazza – che in modo inopportuno venne paragonato all’avventuriero francese Eugène-François Vidocq – non si avvalevano di raffinate tecniche logico deduttive. La sua forza stava esclusivamente nella grande rete di informatori di cui si serviva che gli sapeva dare la “soffiata” giusta, dietro un minimo compenso e, certe volte, anche far conoscere in anticipo la realizzazione di un colpo.
Grazie al libro di Flavio Maestrini è possibile ricostruire vecchi episodi o personaggi del passato. La costituzione del corpo dei Sorveglianti Urbani, quelli che poi sarebbero diventati i nostri "ghisa"; il pubblico ludibrio per i falliti (la pietra dello scandalo in Piazza Mercanti); la nascita delle Opere Pie per aiutare i più bisognosi che erano tanti.
In città, inoltre, esistevano molti postriboli autorizzati, visto che la prostituzione spesso era una scelta obbligata di vita; né mancavano, come capita ancora oggi, le cartomanti che si approfittavano della credulità delle persone più ingenue.
Ma, tra le tante brutture, vengono narrate anche storie edificanti, perché, ad esempio, c’è chi che , come la Giovannona, procace prostituta, sa riscattarsi e fonderà una scuola per dare istruzione alle ragazze povere.
E il Dondina, grande frequentatore, per ragioni di lavoro, di certe osterie malfamate, veglia su questa umanità dolente, per cercare di riportare ordine e fare un po’ di giustizia, aiutato dal suo amico avvocato Vigorelli, detto Vigo, sempre pronto a elargire consigli e suggerimenti tra un bicchierino di Fernet e l’altro.
Ugo Perugini
Quello scritto da Flavio Maestrini è un
romanzo giallo a tutti gli effetti: ci sono
assassini e assassinati, poliziotti e delinquenti,
commissari e giudici. Naturalmente,
come sempre nei romanzi, la storia
si svolge in un contesto e i personaggi
si muovono su uno sfondo fatto di luoghi,
persone, linguaggi. Ma, almeno per quel
che mi riguarda, proprio lo scenario in
cui agisce il commissario El Dondina, è
il primo motivo di attrazione: Milano, un
po' trasfigurata dallo scarto temporale,
ma ben riconoscibile nel suo carattere e
nei suoi modi.
Nel mondo globalizzato il
legame con le proprie radici rappresenta
spesso l'ancora alla quale ci si aggrappa
per non essere travolti. Solo che, così
facendo, si finisce per chiudersi dentro
muri che escludono dallo sguardo pezzi
sempre più larghi di orizzonte. Le storie
de El Dondina raccontano sì la milanesità,
ma parlano di una milanesità fatta di
tante facce, di contrasti e persino di conflitti,
tuttavia contenuti dentro un quadro
che tuttora riconosciamo come il nostro.
Così ci esercitiamo a sentirci appartenenti
a un mondo i cui confini non sono
quelli della nostra vita di tutti i giorni. La
lettura di quelle storie può rappresentare
quindi il rimedio contro la tentazione della
chiusura e dell'esclusione e, se abbiamo
voglia di andare oltre l'intreccio del
romanzo poliziesco, il territorio cui apparteniamo
può allargarsi a includere le
diversità, anche quelle che ci sembrano
più remote. Il che, coi tempi che corrono,
non è poco.
Massimo Marzocchi
Una lettura piacevole, un modo nuovo
e diverso di raccontare la nera con un
poliziotto come El Dondina che parla solo
milanese, reso comprensibile perchè
scritto come si pronuncia.
Non solo misfatti, ma anche cronaca
della vita milanese negli anni del Risorgimento.
Difficile non apprezzare un poliziotto
come El Dondina, generoso e, quando
serve, spietato, che sembra non avere una
vita privata, teso com'è a "brancare" i delinquenti
e aiutare i deboli.
Giulio Lissi
El Dondina è un libro divertente:
dura cronaca nera e, insieme, umorismo
garbato.
El Dondina è un poliziotto atipico che
parla un bel dialetto milanese, facilmente
comprensibile perché è scritto proprio
come si pronuncia.
El Dondina è Il protagonista, un dominante.
Intorno a lui tanti altri personaggi
forti, originali, emozionanti, perfino divertenti
ci danno momenti di rabbia, di riflessione,
di sorpresa. E anche di sorriso.
El Dondina è burbero come Wolfe, imponente
come Maigret, intuitivo come un
Adamsberg, sottile come un Poirot, umorale
come Holmes, arguto e orgoglioso
come l'Ingravallo di Gadda, regional popolare
come un Montalbano, eppure non
assomiglia a nessuno di loro.
Dopo i famosi detective newyorchesi,
parigini, belgi, londinesi, romani e siciliani
ecco finalmente un bel milanesone.
Uriginál. Ci voleva!
Andrea Bassoli
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Racconti, aneddoti e notizie sulla Milano ottocentesca.
L’ombrellino della Lella.
Sabato alla Fiera di Sinigallia c’era un banchetto che aveva in bella evidenza un cartello:
ATTENZIONE.
QUESTO È L’OMBRELLINO DELLA LELLA, LA MOROSA DE EL DONDINA.
GARANTITO. PEZZO ORIGINALE UNICO. UNA VERA RARITÀ.
Il Trani della Lella dopo molti anni di chiusura era diventato un ristorante di livello.
Uno dei nuovi proprietari era un cuoco innamorato della scuola Bauhaus famosa per le scelte di avanguardia in arredamento e architettura.
Il locale ebbe un nuovo nome e tutto ciò che riguardava il passato, fu relegato in uno scantinato.
Qualche anno fa ho saputo che il tutto era stato ceduto a una sorta di strascee che comprava e vendeva robe vecchie alla Fiera di Sinigallia.
Il sabato successivo ero davanti al banchetto che esponeva l’ombrellino, non mi permise di toccarlo perché la seta presentava alcuni tagli tipici segni del tempo. Poi incominciò a magnificare l’ombrellino: un oggetto così prezioso da rendere difficile una valutazione.
CONTINUA...
Lo lasciai parlare senza intervenire, poi quando ebbe finito di magnificarlo, gli offrii una cifra onesta che scatenò un diniego assoluto. Poi si calmò e provò a ritoccare la mia offerta. Quando capì che non avrei modificato la mia offerta non mi disse una parola e si mise a sistemare la sua mercanzia ignorandomi.
Allora lo salutai e feci per andarmene a quel punto mi fermò e fingendo una grande sofferenza, accettò la mia offerta.
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Squadra volante
Nel dicembre del 1811 scoppiò a Milano un vasto e disastroso incendio, fu subito evidente che i volontari intervenuti per spegnere il fuoco non avevano capacità e mezzi sufficienti. E infatti fu un disastro.
CONTINUA...
Solo pochi giorni dopo, Napoleone impose l’istituzione di una compagnia di zappatori – pompieri sul modello di quella francese dei sapeur pompier. La prima sede fu presso l’ex convento di S. Eustorgio, poi nel convento di S. Maria delle Grazie.
Fra le numerose innovazioni proposte, o comunque accettate da Napoleone, ci fu la ambulance volante, inventata dal medico francese Larrey Dominique, era una particolare carrozza che aveva il compito di intervenire rapidamente sui campi di battaglia e salvare molti uomini, che altrimenti sarebbero morti.
L’aggettivo “volante” entrò facilmente nel lessico francese, tant’è che quando si trattò di dare un nome al nuovo corpo di intervento rapido a Milano, la scelta cadde su: squadra volante, indicazione che poi rimase.
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